Letture al buio

in Bookcity / Milano/Festival by

L’istituto dei Ciechi di Milano, durante l’evento di Bookcity, ha dato la possibilità ai cittadini di scoprire un nuovo modo di leggere, dimostrando che il bisogno di cultura investe tutti, anche le persone che leggono in maniera diversa. Durante l’introduzione alle letture è stato fatto un discorso molto importante e significativo, che ha colpito profondamente chiunque era in quella sala. I LIBRI SONO PER TUTTI: leggere migliora l’umore, la salute e la vita. Una formazione culturale riesce a far raggiungere livelli alti anche alle persone che non vedono. L’Istituto dei Ciechi ne è l’esempio vivente, le meravigliose persone che ne fanno parte sono i testimoni dell’affermazione nella vita e della possibilità di superare gli ostacoli attraverso la cultura. Ciò è stato evidente a tutti, durante le letture di libri scritti da questi eroi. La forza d’animo di un uomo può abbattere qualsiasi tipo di ostacolo gli venga posto davanti, se c’è volontà naturalmente. I libri che sono stati presentati sono: “Caso Kellan” di Franco Vanni, un giallo delicato e intenso ambientato a Milano; “Il nostro momento imperfetto” di Alessandra Boschi, storia di una professoressa universitaria alla quale è stata stravolta la vita; “Nina sente” di Claudia De Lillo, un giallo particolare che si svolge su due piani; infine “Il vento contro” di Daniele Cassoli, una magnifica storia di rivincita che ha fatto venire i brividi a chi ha avuto la possibilità di ascoltarla. Le letture sono state eseguite dagli autori stessi, che leggevano in un modo unico… e non tanto per lo strumento che utilizzavano per leggere, ma proprio per il modo in cui leggevano. Durante le loro letture si era completamente catturati, proprio perché la sensibilità di queste persone entrava all’interno delle parole dei libri. Mentre leggevano si capiva che non stavano usando i loro occhi, perché gli ascoltatori riuscivano a percepire l’odore, il tatto e il gusto della storia. È stata un’esperienza unica, nessuna persona sarebbe mai stata in grado di enfatizzare e rendere curiosa la lettura come hanno fatto loro in quell’aula, mangiandosi quelle righe, quei capitoli, quelle pagine. La diversità di queste persone, in questo modo, è diventata il loro punto di forza rispetto agli altri. È impossibile credere che la società odierna sia ancora impreparata a rendere accessibile le opportunità a chiunque. È un diritto imprescindibile. Se le opportunità sono inaccessibili per una categoria di persone c’è discriminazione ed è lì che inizia la cosiddetta “mancanza” di sensibilità.